Coste europee sorvegliate dai droniEsteri News 

Coste europee sorvegliate dai droni

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L’agenzia europea di sorveglianza marittima ha firmato un importante contratto per l’utilizzo dei droni per il controllo delle coste europee. Secondo l’accordo, il Centro nazionale francese per gli studi spaziali (CNES) impiegherà una flotta di droni per operazioni di sorveglianza marittima. Il contratto avrà una durata di quattro anni per un valore complessivo di 30 milioni di euro.

Obiettivo dell’accordo è quello di rafforzare i controlli sulle zone costiere dell’Unione Europea per poter intervenire tempestivamente su problematiche come incidenti, traffici illeciti o contaminazioni delle acque.

Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come i droni siano sempre più spesso utilizzati per attività di monitoraggio e controllo dell’ambiente, leggete anche “Drone monitoraggio aria in Puglia”.

Droni per sorvegliare le coste europee

L’accordo tra L’agenzia europea di sorveglianza marittima e il CNES si basa sulla messa a disposizione di una flotta di droni per il controllo delle coste europee secondo le richieste degli stati membri. I droni sarebbero di supporto ai sistemi satellitari di controllo già attivi in queste zone.

Il territorio delle zone costiere dell’Unione Europea è particolarmente esteso, arriva infatti a circa 71.928 milioni di chilometri. Appare quindi fondamentale potersi avvalere di specifici strumenti in grado di preservarne la sicurezza.

I droni impiegati per il progetto di controllo delle coste europee sono stati ideati dal produttore portoghese Tekever. Hanno un’autonomia di volo di 1300 chilometri, l’aspetto simile ad un aereo e un’apertura alare di 8 metri. Possono trasportare diversi sensori, radar, rilevatori di rete GSM, ma anche videocamere e sistemi di visione notturna ad infrarossi.

Grazie quindi al loro equipaggiamento possono monitorare le barche anche di notte ad avvicinarsi per verificarne la registrazione. Il sistema di controllo delle coste europee si basa sul fatto che sia lo stato membro dell’Unione Europea a richiedere l’intervento dei droni per verificare determinate. Una volta ricevuta la richiesta, il sistema si attiva. Il CNES si occupa di posizionare i droni, organizzare il centro di controllo e fornire i piloti. Le immagini saranno quindi visionate e controllate in tempo reale.

Questo progetto di controllo delle coste europee attraverso i droni permetterà di rilevare attività dolose o illegali. Al contempo sarà molto utile per pianificare operazioni di salvataggio. Il progetto potrebbe essere attivo già a breve, una volta ottenute le varie autorizzazioni di volo.

 

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